Economia circolare e riciclaggio
Una delle conseguenze della pandemia è stata la crescita esponenziale di imballaggi, causata dal massivo ricorso all’e-commerce. È importante che aziende e consumatori adottino scelte volte a promuovere un’economia circolare per un minore impatto negativo sull’ambiente. Vediamo insieme alcuni dati!
Acquisti online, cattive abitudini e imballaggi non riciclati
Oggi possiamo dire di svolgere gran parte delle nostre attività online: da come conosciamo persone e consumiamo notizie, fino al modo in cui acquistiamo beni e servizi. Gli acquisti online sono diventati una pratica comune per miliardi di persone: grazie alle moderne funzionalità i negozi online offrono lo stesso supporto e la stessa convenienza di quelli fisici. E allora perchè non vivere la comodità di acquistare comodamente da casa?
Ma al di là di questo, c’è un grosso problema. La scelta di affidarsi costantemente ai negozi online implica l’aumento di confezioni e imballaggi destinati a discariche e inceneritori.
Il trasporto via corriere dei prodotti che ordiniamo online implica un utilizzo di materiali per il confezionamento decisamente maggiore rispetto a quello per gli acquisti in negozio fisico. Se a questo ci aggiungiamo poi la mancanza di regole e di buon senso, la situazione diventa preoccupante.
Per fare un esempio: secondo un sondaggio effettuato su clienti Amazon Prime, negli Stati Uniti solo il 2% degli intervistati ha ammesso di separare e smaltire correttamente la plastica dagli imballaggi. Questo ci fa capire quanto, gran parte di chi riceve pacchi a casa, non si cura neppure di separare la plastica dal cartone dell’imballaggio primario e di disinteressarsi dunque completamente del corretto smaltimento dei rifiuti.
Repack: un’alternativa zero waste
Oltre al modello lineare di raccolta differenziata, è necessario ripensare il modo in cui si progettano, si utilizzano e si riutilizzano i materiali di imballaggio, puntando su modelli alternativi ed ecosostenibili.
Le aziende stesse sono chiamate a focalizzarsi su un’idea più ampia di sostenibilità che prevede l’adozione di un’economia circolare che promuova il riutilizzo. In questo modo, con il tempo, si può raggiungere l’obiettivo di eliminare gli imballaggi usa e getta dalla catena e-commerce e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Nel 2011 in Finlandia è nato il progetto Repack con l’obiettivo di offrire un servizio di packaging riutilizzabile per più consegne online. Una busta Repack può essere riutilizzata per almeno 20 spedizioni, riducendo di 20 volte il suo impatto sull’ambiente.
Le alternative ci sono, basta solo iniziare ad attuarle.