Differenza tra biodegradabile e compostabile

La raccolta differenziata può diventare una sana abitudine ma non possiamo permetterci di confondere ancora le tipologie di materiali. Se anche tu non conosci la differenza tra biodegradabile e compostabile, proviamo a spiegartela noi così da gestire al meglio la raccolta differenziata!
Cosa significa biodegradabile?
Un prodotto è biodegradabile quando viene decomposto in sostanze più semplici grazie all’azione naturale di microrganismi e batteri.
Cosa significa compostabile?
Un materiale compostabile, invece, è anche biodegradabile. La differenza è che il risultato della decomposizione può essere utilizzato per il compost, una sostanza ricca di proprietà nutritive nochè concime da utilizzare in agricoltura. Secondo la normativa europea, un materiale per ottenere la dicitura di “compostabile”, deve essere biodegradabile nell’arco di soli 3 mesi e superare i test di ecotossicità affinchè sia verificato che il prodotto compostato non abbia ripercussioni negative sull’ambiente.
Biodegradabile e compostabile non sono la stessa cosa
Ora che abbiamo capito in cosa consiste la differenza tra materiali biodegradabili e compostabili, sai come riconoscerli e come buttarli correttamente? È semplice! Per poter effettuare una corretta raccolta differenziata, devi sempre prestare attenzione alle informazioni fornite dalle etichette. Se ad esempio un sacchetto è compostabile, esso dovrà riportare la dichiarazione di compostabilità per essere smaltito nell’umido.
I rifiuti biodegradabili hanno delle tempistiche più lunghe di decomposizione (6 mesi) e non sono innocui per l’ambiente; per tanto non possono essere conferiti nell’umido. Un rifiuto compostabile, invece, può essere buttato nell’umido in quanto esso si degrada in meno tempo e può produrre concime naturale utile in agricolutra.
Dobbiamo convincerci che la salvaguardia del Pianeta è nelle nostre mani: informiamoci e miglioriamo le nostre abitudini.
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